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Energy & Utilities: cosa cambia con l'AI Act

Scritto da BID Company | 1-ago-2024 8.55.49

 

Regolamentazione e Implicazioni dell’AI Act per il mondo Energy & Utilities

Che cos'è l'AI Act?

L'AI Act è una nuova regolamentazione introdotta dall'Unione Europea che serve a regolare lo sviluppo e l'uso dell'intelligenza artificiale e ne garantisce un utilizzo sicuro ed etico.

Questa normativa si applica a tutti i sistemi di intelligenza artificiale che "producono output" nell'Unione Europea, indipendentemente dal luogo di origine.

L'obiettivo è promuovere un'innovazione responsabile e proteggere i diritti fondamentali dei cittadini europei, fornendo un quadro giuridico chiaro per l'applicazione dell'IA. Le regole classificano gli algoritmi di intelligenza artificiale in categorie di rischio. Ci sono requisiti rigorosi per le applicazioni ad alto rischio: queste applicazioni sono presenti nei settori energetico, sanitario, del lavoro, dell'istruzione e della sicurezza.

Le categorie di rischio sono tre:

- Proibite, comprendenti gli utilizzi di IA che causano danni significativi o gravi lesioni ai cittadini dell'UE o alle loro libertà fondamentali.

- Alto rischio, che richiedono rigorosi requisiti da fornire alle autorità di vigilanza per poter essere utilizzate.

- Ammesse, con un insieme più limitato di requisiti essendo sistemi di IA a rischio inferiore.

La normativa è entrata in vigore, con un periodo di adattamento per permettere alle imprese e alle istituzioni di conformarsi ai nuovi requisiti. Ad esempio, le aziende hanno tempo fino al 2 Febbraio del 2025 per adattarsi al regolamento sugli algoritmi proibiti.

Le sanzioni per la mancata conformità all'AI Act possono essere significative, con multe fino a 30 milioni di euro o al 6% del fatturato annuo globale dell'azienda, a seconda di quale importo sia maggiore. Queste punizioni mostrano che l'UE vuole assicurarsi che la tecnologia sia usata in modo etico e sicuro, soprattutto in settori importanti.

Quali sono le implicazioni per le aziende del settore energetico e delle utilities?

L'AI Act avrà un impatto significativo sul settore energetico e delle utilities, poiché la normativa copre tutti i tipi di algoritmi di IA. La tecnologia è molto utilizzata nel settore energetico e serve per migliorare la produzione e distribuzione di energia.

Viene utilizzata per prevedere la domanda e fare manutenzione preventiva e anche per controllare l'ambiente di lavoro. L’AI è inoltre usata ampliamente tramite algoritmi non necessariamente legati al core business dell’azienda, ma ad esempio per processi aziendali o di analitica interna.

Il Regolatore ha dedicato molta attenzione all'industria energetica e delle utilities. Ha riconosciuto l'importanza essenziale di queste industrie nei servizi e nel ruolo che svolgono. Questo tema, unito a quello della sicurezza e della criticità delle infrastrutture, evidenzia quanto è importante assicurarsi una vasta due diligence per quanto riguarda gli algoritmi AI coinvolti, soprattutto quelli usati in ruoli o compiti delicati in cui persone o infrastrutture essenziali sono a rischio.

Sono infatti catalogati come AI ad alto rischio le seguenti:

  • Gestione delle infrastrutture critiche:

Tra gli algoritmi ad alto rischio troviamo per certo le applicazioni di intelligenza artificiale utilizzate per gestire e operare infrastrutture critiche, come le reti energetiche e i sistemi di approvvigionamento idrico.

Si includono sistemi che:

- Monitorano e controllano la distribuzione dell'energia, del gas, delle acque e delle altre infrastrutture critiche

- Garantiscono la sicurezza e l'affidabilità dei sistemi di approvvigionamento idrico e trattamento delle acque reflue, dell’energia elettrica, del gas e delle altre infrastrutture critiche

  • Componenti di sicurezza dei prodotti:

Qualsiasi sistema di intelligenza artificiale che funzioni come componente di sicurezza nelle infrastrutture delle utilities rientra nella categoria ad alto rischio. Questo include:

  • Sistemi di intelligenza artificiale integrati in apparecchiature o installazioni critiche per garantire la sicurezza (es. sistemi di manutenzione predittiva per oleodotti, trasformatori o turbine)
  • Sistemi che monitorano la salute strutturale e prevedono guasti nei componenti delle infrastrutture.

    In base all'AI Act, i sistemi di intelligenza artificiale ad alto rischio saranno soggetti a requisiti più rigorosi. Questi sistemi non sono vietati, ma devono essere approvati dalle autorità di vigilanza per poter essere utilizzati. La decisione di classificarli come ad alto rischio deriva soprattutto dal pericolo di bias algoritmico e dalla necessità di garantire la sicurezza e l'affidabilità delle infrastrutture energetiche.

In particolare, gli algoritmi ad alto rischio richiederanno:

  1. Analisi del rischio: L'analisi dei rischi deve essere esaminata e aggiornata periodicamente. È necessario identificare eventuali rischi o impatti negativi e implementare misure di mitigazione. Le scelte fatte devono essere documentate e spiegate, coinvolgendo esperti e consulenti esterni se opportuno.
  2. Verifica della qualità dei dati: Analisi della qualità dei dati per pulizia dei dati di input e prevenzione di errori gravi.
  3. Documentazione tecnica: Deve essere creata e mantenuta una documentazione completa che descriva il funzionamento del sistema di IA, le sue caratteristiche e i suoi rischi, da fornire alle autorità di controllo.
  4. Conservazione dei Log: Assicurare la tracciabilità di ogni operazione tramite registrazione dei file di log (secondo il principio della trasparenza).
  5. Informativa: Fascicolo fornito all'utilizzatore del sistema IA con tutte le informazioni necessarie.
  6. Sistema di sorveglianza umana: Il sistema deve essere supervisionato da un operatore umano.
  7. Cybersecurity: Va assicurata la robustezza della sicurezza informatica.

Vi sono inoltre diversi utilizzi dell’AI nel settore non necessariamente ad alto rischio ma da tenere d’occhio, sia in ottica di successivi aggiornamenti dei regolamenti che per casistiche particolari dell’algoritmo per cui è possibile la classificazione ad alto rischio.

Per gli algoritmi non ad alto rischio sarà comunque necessario fornire requisiti di trasparenza ed istruzioni d’uso. Tra tutte queste possibili casistiche troviamo algoritmi per la gestione delle risorse umane per il monitoraggio delle performance (alto rischio), per il mercato ed il trading, il monitoraggio ambientale, la sicurezza o i sistemi di decisione automatizzata come i chatbot.

Inoltre, l'AI Act introdurrà anche nuovi requisiti per i cosiddetti sistemi di IA di uso generale, inclusi i modelli di linguaggio ampi e le applicazioni di IA generativa.

Conclusione

Considerata l'elevata incertezza su come si concluderà l'attuale dibattito sulla regolamentazione dei sistemi di IA, è essenziale che le aziende del settore energetico e delle utilities seguano attentamente l'evoluzione del tema. Questi modelli avranno numerose applicazioni in un settore dinamico come quello energetico, anche con l'aumento delle potenzialità dell'IA generativa.

Le aziende sono spinte dai normatori UE ad adottare un approccio prudente e responsabile, garantendo la conformità alle future normative e la protezione dei dati sensibili dei clienti. Monitorare costantemente le evoluzioni normative e tecnologiche sarà cruciale per sfruttare appieno i benefici dell'IA nel settore energetico e delle utilities.

L'obiettivo finale è rendere l'uso dell'intelligenza artificiale più sicuro, affidabile e standardizzato. Questo richiede modifiche e investimenti necessari. Il settore in questione è vitale per il benessere e l'economia di un paese e dei suoi cittadini.

 

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